giovedì 12 novembre 2009

Perchè amo fare l'insegnante

Il lavoro che ho scelto di fare e che faccio con passione da molti anni è l'insegnante. Non certo per lo stipendio, non certo per gli insulti che alla nostra categoria vengono tributati da imbecilli di ogni parte politica o da cittadini indottrinati.
E' un mestiere faticoso e stressante, ma per me continua a essere bello.
Vedo passare molti studenti nelle mie classi, con alcuni ci vado d'accordissimo, con altri ci discuto infinite volte... cento teste diverse e cento rapporti diversi. Alcuni li ricordo negli anni, altri li dimentico. Alcuni li rivedo dopo anni per caso ma, con la crescita di Internet, mi capita sempre più spesso di ritrovarne qualcuno attraverso la Rete. Anzi, sono loro a ritrovarmi.
Poche ore fa mi è arrivato un messaggio su Facebook da un mio ex alunno di sei anni fa che mi ha commosso. Lo riporto per intero, compresi gli errori di battitura, credo sia il modo migliore di spiegare perchè amo così tanto questo lavoro.

Salve prof! Probabilmente non si ricorderà di me perchè di tempo ne è passato e chissà a quanti altri studenti ha insegnato nel frattempo... ma io mi ricordo benissimo di lei. Dei professori come lei ci si ricorda tutta la vita. Ci pensavo proprio l'altroieri durante l'ora di algoritmi (abbiamo un professore molto appassionato di scacchi che spiega gli algoritmi con frequenti aneddoti e parallelismi scacchistici...): lei e la professoressa L. , che probabilmente non ha conosciuto, siete i due professori che più hanno lasciato il segno sulla mia persona. Ovviamente positivo... sennò non sarei certo qui a scriverle! Mi avrebbe ovviamente fatto molto più piacere direl ciò di persona... ma d'altronde se non fosse per Internet non avrei neanche avuto la possibilità di comunicare con lei! C'era S.P. stasera a mangiare da me e mi ha detto che ha un profilo Facebook e pure un blog...
Mi ricordo che il mio 6 rosicato della prima superiore (prof. XXX) è diventato un 9 in seconda (prof feynman). 9/10 è rimasto fino in quinta superiore! Cos'è cambiato? Grazie a lei 2 cose: mi è venuta la passione per la matematica e le materie scientifiche; ho iniziato a credere di più in me stesso. A sapere di potercela fare. E quindi a potercela fare. E quindi a farcela. E' come se il "se vuoi puoi" che mi ripeteva mio padre ha preso forma con la sua matematica! Non è poco credo.
Ora sono al quinto anno di informatica (per la precisione triennale di informatica musicale (musica e chitarra ancora le mie grandi passioni) e specialistica in informatica per la comunicazione; entrambi alla statale di Milano. Voto di triennale 110, media attuale del 29. Non lo dico perchè voglio "tirarmela". E' è per caricare più di significato il grazie sincero di cui le stò scrivendo! Ricordo un paio di anni fa: esame di Analisi matematica I e II... primo voto 19; secondo voto, dopo giornate di studio inteminabili, 30 e lode (per giunta, ero tra le sole 6 persone su 150 circa ad aver passato quell'appello). Uno dei risultati più soddisfacenti della carriera universitaria... ho pensato a lei e la professoressa M. "Chissà come sarebbero contenti anche loro di aver contribuito a questo mio risultato". "Quanto devo essergli grato!"
Al di là degli studi comunque il grazie è anche dal punto di vista personale... come dicevo prima: credere in se stessi, non mollare di fronte alle difficoltà, non spaventarsi di fronte ai problemi ma saper che esistono soluzioni e che possono essere trovate, la curiosità dello scoprire i meccanismi che stanno dietro la superficie,... Mi rendo conto sempre più fortemente di tutto ciò che mi avete dato. Ho avuto delle grossissime difficoltà in famiglia e sento come un vero tesoro tutto quello che prima dei 19 anni ho avuto dalla realtà che vivevo! Lei è stato un gran professore. Umanamente e professionalmente.

Vedo con piacere che la foto che utilizza come avatar è ancora del lago di Como!!! Sembra proprio la stessa vista che c'è da casa di mio Nonno a Breglia (le invio la foto dopo questo msg e trova qualcos'altro tra le mie foto). Conosce? Forse la sua foto è stata fatta proprio da lì vicino... forse rifugio Menaggio? Quando in fututo tornerà dalle nostre parti (mi ha detto S. che ha casa a Sala) mi piacerebbe invitarla con altri ex compagni, a pranzo proprio lì! Accetta l'invito?
Arrivederla e buon tutto!

6 commenti:

Escher ha detto...

Meno male che ci sono anche queste belle soddisfazioni ogni tanto! Altrimenti come si farebbe a tirare avanti con questo mestiere sempre più faticoso e denigrato?

Marco Scaldini ha detto...

Caro Feynman ti invidio.
A me il massimo che è successo è qualche studentessa che dopo vent'anni mi ha confessato che all'epoca era innamorata di me (ero giovane e con meno pancia).

Rossana ha detto...

Caro Fey, le parole del tuo ex-alunno mi hanno davvero colpito. Chi ama questo "mestiere", anche ironizzandoci sopra, sa che i risultati non si vedono mai subito, che ci vuol tempo...Per questo la scuola non è "un' azienda" e non lo sarà mai. Ciò che la buona scuola produce di buono, mette anni a germogliare; ciò che produce la cattiva scuola, si vede subito...

feynman ha detto...

quanto hai ragione Rossana!

Anonimo ha detto...

Complimenti, una bella soddisfazione.

feynman ha detto...

grazie, è vero. Sono queste le soddisfazioni che vengono dal mio lavoro. Quelle economiche... lasciamo perdere. Si fa volontariato.